Gli incidenti stradali sono molto ricorrenti oggi che ci spostiamo tutti in auto anche per la minima esigenza. Quando si verifica un sinistro è buona norma chiedere aiuto ad un professionista che possa aiutarti a recuperare il risarcimento dei danni sinistro stradale. Tieni presente che da quando l’avvocato fa richiesta a quando otterrai l’equo compenso passa un lasso di tempo (consentito dalla legge) durante il quale la compagni assicurativa deciderà di sottoporre a perizia tecnica il veicolo incidentato. Viene cioè conferito mandato ad un’agenzia di periti assicurativi, esperti del settore, che possano realizzare una stima del danno subito per quantificare poi un risarcimento commisurato al tipo di guasto riportato dall’auto.
Dove e come si svolge la perizia di un veicolo
Come detto, il primo passo è aprire il sinistro tramite la richiesta di risarcimento danni. A questo punto la compagnia assicurativa si mette in moto, e nomina un perito assicurativo che visioni il veicolo incidentato. Di norma la perizia tecnica dell’auto dovrebbe svolgersi presso l’officina meccanica in cui il danneggiato si è recato per far riparare l’auto. Ad onor del vero, comunque, spesso non è così, in quanto ci sono persone che attendono di ricevere il risarcimento per riparare l’auto, per cui il perito può visionare l’auto in qualunque luogo sia comodo per lui e per l’assicurato.
Al perito vanno mostrati tutti i documenti dell’auto (libretto di circolazione e certificato di proprietà). Per un eccesso di zelo il tecnico farà una comparazione del numero di telaio riportato sul libretto con quello inciso sull’auto, così da scongiurare qualunque rischio truffaldino. Disponendo di tutti i documenti necessari circa l’auto danneggiata, il perito avrà modo di effettuare una equilibrata stima del danno permettendo all’assicurato di ottenere il risarcimento necessario a riparare il veicolo.
Fermo restando che nulla vieta al danneggiato di farsi effettuare una stima di parte da un perito di fiducia o da una carrozzeria di fiducia, volendo si può trattare il sinistro con il centro liquidazioni della compagnia per raggiungere un compromesso tra la propria quantificazione e quella del perito della compagnia.
Cosa fa il perito assicurativo
Non bisogna prendere sottogamba l’operato del perito assicurativo, il quale cerca di redigere una perizia che sia oggettiva e pari al vero. Oltre a visionare i documenti e a fotografare l’auto sinistrata, il perito prende anche le misure del danno per stabilire se c’è compatibilità tra il danno riportato e la dinamica così come lamentata. Sono parametri importanti questi, decisivi per la quantificazione del risarcimento.
Cosa sono le verifiche secondarie?
Nella migliore delle ipotesi passano poche settimane dalla presentazione della perizia in compagnia all’offerta che quest’ultima fa al danneggiato a titolo di risarcimento. In situazioni più delicate è possibile che la compagnia, nel rispetto sempre dei termini di legge, chieda al perito di fare ulteriori controlli. Il tecnico torna pertanto a visionare l’auto e ad effettuare le verifiche secondarie specificamente richieste dalla società mandataria.
I tempi per ottenere il risarcimento del sinistro
Abbiamo parlato spesso di termini di legge. Devi sapere infatti che al di là della perizia e del suo contenuto i tempi per l’ottenimento del risarcimento di un sinistro cambiano in base ai documenti presentati, ai tipi di danni o alla dinamica. Ad esempio, chi presenta un modello CAI a doppia firma (dunque con assunzione di responsabilità) ottiene il risarcimento nell’arco di 30 giorni. Diventano 60 i giorni se invece il modulo BLU dovesse essere mono firma. Ancora si sale a 90 giorni se ci sono di mezzo lesioni o morte.
Nel frangente la compagnia può chiedere al danneggiato l’integrazione della documentazione presentata proprio per sveltire i tempi di liquidazione.